29 VS 27,5 pollici: quali differenze tra i diametri ruota MTB - 4ActionSport

2022-09-17 03:03:17 By : Ms. Tina Yu

Ruota da 27,5 contro 29 pollici: Quali sono le differenze tra le misure per mountain bike?

Il diametro ruota dipende dal tipo di feeling alla guida che state cercando. Ecco come scegliere quello giusto che fa per voi.

Ci sono un sacco di numeri elencati quando si guardano le specifiche delle mountain bike. Uno dei più importanti è il diametro delle ruote. La dimensione di questo componente fondamentale determina come la bici si comporterà sui sentieri, e quanto farà bene in un determinato scenario rispetto a un altro.

Per un lungo periodo di tempo, le mountain bike hanno avuto ruote da 26 pollici. Questo è rimasto uno standard del settore fino a circa 15 anni fa, quando le aziende hanno iniziato a esplorare dimensioni più grandi. Oggi, i diametri principali sono quelli da 27,5 e 29 pollici. Le mountain bike da dirt jump sono ancora fedeli alle 26”, mentre buona parte delle bici da bambino ha ruote da 24 pollici. La più piccola che vedrete su una tipica MTB da adulti è invece una 27 e mezzo (o 650B).

Come anticipato, il precursore delle dimensioni delle ruote delle mountain bike odierne era lo standard da 26 pollici. Queste hanno lavorato bene per parecchio tempo, ma gli ingegneri di alcune aziende si sono chiesti se ruote più grandi avrebbero portato a migliori prestazioni sui tracciati off-road (il precursore fu il pioniere del mountain biking Gary Fisher).

Alla fine, i grandi marchi dell’industria ciclistica iniziarono a lanciare modelli da 29 pollici, partendo con le hardtail da cross country e passando alle trail bike biammortizzate. Man mano che i designer risolvevano i problemi legati al funzionamento di una ruota più grande, le ruote 29er sono state adottate su bici con un travel superiore, arrivando al mondo della downhill.

Quando i progettisti di biciclette cercavano di convincere l’industria che le ruote da 29” erano migliori di quelle da 26, i principali argomenti di vendita erano che “rotolavano” sugli ostacoli meglio di quelle più piccole, oltre a essere più stabili sui terreni veloci e accidentati.

Grazie al diametro superiore, divorano le asperità – come radici, rocce e avvallamenti – in modo più facile. Le ruote hanno meno possibilità di bloccarsi o comunque rallentare su questo tipo di sconnessione del terreno, oltre a rendere più difficoltoso un ribaltamento (il classico “over the bar”).

All’inizio, la paura intorno alle 29er era che sarebbero state scomode e poco intuitive da guidare sui tracciati stretti e tortuosi. Giravano davvero peggio delle 26 pollici? Questi timori potevano essere fondati sul alcune bici, almeno nei primi anni di vita delle mountain bike con ruote grandi. Nell’ultimo decennio abbiamo assistito a un progresso continuo dell’industria ciclistica, per tecnologie, materiali e – soprattutto – geometrie.

Negli anni la geometria della MTB si è evoluta e perfezionata, facendo sì che le ruote da 29 pollici si guidino decisamente meglio di quelle da 26 nella maggior parte delle situazioni.

Pochi anni dopo che le 29er iniziarono a diventare uno standard, alcuni designer dell’industria ciclistica iniziarono a sostenere una nuova dimensione della ruota, che fosse a metà strada tra la vecchia e la nuova. Ecco come nacque lo standard 27,5”.

I sostenitori delle ruote da 27,5 pollici, note anche come 650B, affermavano che la misura intermedia offriva il meglio dei due mondi agli estremi. Gestendo meglio i terreni tortuosi e offrendo un feeling più scattante in curva rispetto alle ruote 29er. Le ruote più piccole permettevano anche ai biker di affrontare i salti in modo più intuitivo, con una guida più giocosa nel complesso. L’aumento del diametro rispetto alle 26” avrebbe portato anche un po’ più di trazione e di scorrevolezza.

Tutte queste affermazioni erano vere, e le ruote da 27,5 divennero davvero popolari, specialmente sulle bici da trail ed enduro. Alcuni marchi e atleti le hanno provate anche nel cross country, tra cui la leggenda della disciplina Nino Schurter.

Il motivo principale per cui alla gente piacciono le ruote da 27,5” è perché danno il feeling delle vecchie da 26”, pur offrendo alcuni dei vantaggi delle 29er.

Oltre a contribuire a creare una bici più giocosa, il diametro intermedio in alcuni casi permette di montare uno pneumatico più grande rispetto a una 29er. Questo ha portato all’avvento dello standard 27,5+, con gomme fino a 3” di sezione. Queste coperture più larghe hanno permesso ai biker di sfruttare pressioni più basse, generando un’impressionante quantità di grip. Nel mondo gravel, alcuni appassionati hanno iniziato a preferire ruote 650B con pneumatici più ampi, ottenendo tutta quella aderenza di cui hanno bisogno su terreni cedevoli, oltre a godere di un feeling assimilabile a una mountain bike quando pedalano sui singletrack più fluidi e scorrevoli (come ha capito Kona).

Le ruote da 27,5” esistono ancora oggi su quasi tutti i tipi di mountain bike. Tuttavia le configurazioni Mullet – anteriore 29er e posteriore 27,5” – sembrano prendere il sopravvento nei mondi enduro e gravity, oltre al settore delle eMTB. Le aziende stanno sperimentando questo approccio, spesso offerto in alternativa su modelli nati come 29er e adattabili tramite un cosiddetto flip chip montato sul telaio, che varia opportunamente le quote geometriche.

L’idea alla base della configurazione Mullet è che una 29” all’anteriore offre il meglio per scorrevolezza, capacità di scavalcare l’ostacolo, e trazione, mentre una 27,5” al posteriore aiuta il biker a girare più velocemente in curva oltre a rendere la guida più dinamica.

Il mercato attuale è dominato dalle 29er. Il design e la geometria delle MTB hanno raggiunto un livello tale che le ruote grandi sono fondamentalmente più veloci in ogni ambito, dalle hardtail da cross country alle full suspended da discesa.

Tuttavia, le ruote da 27,5 si possono trovare spesso sulle misure più piccole dei telai (XS e S), mentre le 29” su quelle più grandi (da M in su). I biker più alti godono di tutti i vantaggi offerti da una bici più lunga, mentre quelli più bassi possono preferire le proporzioni meglio congegnate nate intorno a ruote più piccole.

Un’altra ragione per scegliere il diametro inferiore è per il feeling più dinamico e brioso nella guida sui trail. Se affrontate percorsi che hanno un sacco di curve strette e tornanti consecutivi, le ruote da 27,5 pollici possono aggirare queste caratteristiche più facilmente. Se vi piace sfruttare ogni ostacolo del terreno per staccare le ruote da terra, e in ogni caso godere sui salti, questo diametro può essere davvero molto divertente.

Per gli appassionati di cross country e di lunghe distanze percorse su bici leggere, raccomandiamo sempre una 29er per l’efficienza e per la velocità con cui copre un sacco di terreno. Per i biker amanti del trail riding e dell’enduro, il vantaggio di una 29 pollici è la stabilità alle alte velocità: il controllo percepito è superiore, anche e soprattutto sui rock garden o sui letti di radici affrontati a gas aperto.

In parole povere, una 29er offre più velocità, efficienza e stabilità. Una 27,5” invece offre una sensazione di guida più scattante e giocosa. Quindi, a meno che voi non siate particolarmente alti o piccoli, la scelta della dimensione della ruota dipende molto dal percorso che affrontate e dalla vostra preferenza personale per il feeling alla guida.

Salvo che non vogliate provare il meglio dei due mondi… ma questa è un’altra storia.

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