Chi ha una casa in affitto sa che ogni anno il canone di locazione va aggiornato in relazione al tasso di inflazione stabilito dall’Istat. Ma cosa significa, nello specifico? E come funziona l’adeguamento degli affitti sui dati Istat. Vediamolo di seguito, in breve.
Il canone di affitto ogni anno va aggiornato seguendo i dati Istat sul tasso di inflazione corrente. In pratica l’Istituto di Statistica Nazionale emana una cifra in base a cui va ricalcolato il prezzo del canone mensile stabilito tra le parti. Questa cifra tiene conto del costo della vita e dei prezzi al consumo.
(*) Indice generale FOI (base di riferimento 2015=100, il coefficiente di raccordo con la precedente base 2010=100 è 1,071)
In pratica, per calcolare l’adeguamento del prezzo degli affitti si va sul sito dell’Istat e si trovano i dati dell’indice FOI (indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati). Questo indice va poi moltiplicato per la percentuale relativa al proprio contratto di locazione. Si avrà quindi il 100% dell’indice per il canone libero e il 75% dell’indice per il canone concordato.
Infine, tra le cose da sapere prima di affittare casa va ricordato che l’adeguamento Istat degli affitti non è obbligatorio né automatico, ma il locatore deve farne esplicita richiesta scritta all’inquilino.
Ti è piaciuto questo articolo? Segui DesignMag su Google News per non perdere una tendenza!
Giornalista per passione, scrive per il web dal 2008 spaziando da argomenti di cronaca e attualità alle ultime tendenze in fatto di lifestyle. Addicted del vivere green e della buona cucina, divide il tempo libero tra musica, cinema e fumetti d’autore.
© 2005-2022 Deva Connection s.r.l - Tutti i diritti riservati.
Design Mag, testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Roma n° 63 del 4 maggio 2022