Agostini ed il flop Spencer: "Chiese un motorhome di lusso, ma fu un disastro" | Motosprint

2022-06-18 23:06:10 By : Ms. Sarah Zhang

Nella sua carriera da Team Manager Ago ha vinto tanto, ma anche raccolto qualche delusione, come con "fast Freddie"

Nel corso dei suoi (primi) 80 anni Giacomo Agostini ha vissuto tante vite, passando da pilota fenomenale a Team Manager lungimirante, come testimoniano i tre titoli vinti con Eddie Lawson. Nei panni di Team Manager però “Ago” fece anche qualche scelta rivelatasi in seguito errata, come ad esempio quella di puntare – per la stagione 1989 – su Freddie Spencer, deciso a tornare in sella dopo un anno sabbatico.   “Quando notai Spencer andava davvero forte – il racconto di Agostini – ed aveva dato vita con Roberts a duelli spalla a spalla favolosi. In seguito però, per motivazioni che non conosco, il suo rendimento è calato vistosamente. Nonostante questo scelsi di prenderlo per la stagione ’89, dato che comunque era ancora giovane: ricordo che mi disse “io ora non bevo più Coca Cola”, ed io risposi “non mi interessa, vorrei solo che fossi a posto sotto tutti i punti di vista, per essere veloce”.

“Prima dell’inizio della stagione – prosegue Giacomo – ricordo che mi chiamò il manager, chiedendomi di acquistare il motorhome più caro dell’epoca, in modo da “tenere Freddie tranquillo e permettergli di rendere al massimo”. Per fortuna al tempo avevo uno sponsor importante (la Marlboro ndr) che provvedeva a tutto (sorride ndr)”.   Purtroppo però nemmeno il motorhome riuscì ad evitare il disastro autore di una sola top five in tutta la stagione, terminata al 16° posto nella classifica generale.   “Purtroppo fu una delusione. Ero con lui l’altro giorno, dato che pensava che il mio compleanno fosse appunto qualche giorno fa: quando lo presi avevo davvero grande fiducia, perché era ancora giovane e veloce, ma andò male. Al primo test in Australia, per il quale l’organizzazione fu impegnativa, non si presentò”. Il resto è storia, o meglio, è parte della meravigliosa storia scritta in questi 80 anni da una leggenda di nome Giacomo Agostini.

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