Indossata per pochi istanti o ancora da lavare, dove la riponi una volta entrato in casa?

Chiusa la porta di casa alle proprie spalle, con il volto semicoperto, un dubbio ci assale: e, adesso, la mascherina dove la metto? Sul tavolo della cucina? Sbagliato. Dentro la tasca dei pantaloni? Scorrettissimo. Sul mobiletto all'ingresso accanto alle chiavi? Ancora peggio. Prima di riporre correttamente il vostro dispositivo protettivo individuale bisogna innanzitutto fare chiarezza sulla tipologia e successivamente capire se e quante volte la vostra mascherina sia riutilizzabile. Le cattive abitudini rischiano infatti di trasformare i vari modelli di face mask in ulteriori veicoli di sporco, germi e batteri. Gli esperti raccomandano di buttare le mascherine chirurgiche che offrono una protezione dalle contaminazioni per un tempo di 6-8 ore di utilizzo continuativo. Se è stata indossata solo per qualche manciata di minuti e in luoghi non affollati e all'aperto è possibile riutilizzarla per un'altra occasione simile, ma occorre essere certi che non venga contaminata quando la si posa. Le mascherine chirurgiche di stoffa sono invece lavabili e riutilizzabili, così come le mascherine FFP1, FFP2, FFP3 riutilizzabili (quindi non quelle monouso ma i dispositivi con stampata la lettera R), sino a che non presentano segni di usura e logoramento. Ecco perché custodirle con attenzione è il primo passo per il giusto utilizzo: se siete di rapido passaggio in casa o se aspettate il momento adatto per disinfettare e lavare la vostra mascherina, queste sei idee di design vi libereranno prima il volto e poi le mani da ogni tipo di inghippo.

Nata per radunare ed esporre gioielli e preziosi bijoux o come semplice elemento decorativo, la mano in ceramica di Urban Outfitters diventa un simpatico espositore su cui agganciare la propria mascherina una volta entrati in casa. Un'idea originale che trasforma un arredo di natura ornamentale in un funzionale piano di appoggio per oggetti speciali.

Per evitare di accartocciare la vostra mascherina riutilizzabile nella borsa o nella tasca esterna dello zaino, provate a stenderla: meglio fuori dalla finestra, se avete a disposizione un filo e una molletta, oppure, per chi di affacci sull'esterno non ne ha, optate per il classico appendiabiti. I diversi ganci saranno utilissimi per ospitare per qualche ora il proprio dispositivo di protezione individuale.

Inoltre, se ciascun appendino ha forme e colori differenti, non correrete il rischio di scambiare la vostra mascherina riutilizzabile o lavabile con quella di un altro componente della famiglia. Per la serie "ad ognuno il suo", il sistema a tre ganci di Umbra è una soluzione divertente che libera da ogni dubbio, evitando la serie di domande: qual è la mia mascherina? Dove l'ho messa?

Se scegliete di acquistare un appendiabiti più ampio e decorativo, assicuratevi che ci sia la giusta distanza tra i diversi punti di appoggio. Il contatto tra mascherine protettive differenti non è tra le prerogative del loro buon utilizzo. Un'idea? La proposta Jungle di Kare Design che, oltre a risultare utilissimo per questo momento di emergenza, resterà nelle vostre case come elemento ornamentale e funzionale negli anni a venire.

Qualche anno fa era il regalo perfetto per tutte le donne di questo Pianeta: il gancio appendi-borsa che, al ristorante e in pizzeria, permetteva di nascondere sotto al tavolo shopping bag, mini pochette e via dicendo. Quello di Alessi, Jumbo, disegnato da Frédéric Gooris, è un piccolo elefante giocoliere, raffigurato in equilibrio sopra a una palla. Perché quindi non posizionarlo su una piccola mensola o un piano di appoggio e agganciare alla sua lunga proboscide la vostra mascherina?

Sostiene i grandi pesi come zaini e cappotti, così come la leggera mascherina di stoffa che portate ogni giorno con voi: Palm Hook, il mono-gancio venduto da Anthropologie, offre la sua estremità dorata ricurva come luogo perfetto su cui poggiare il sottile elastico che sostiene e chiude la vostra face mask.