Grande Chevron

2022-06-25 04:04:01 By : Ms. Anne Tien

La Porsche 911 Carrera RS 2.7 è senza dubbio la più importante tra tutte le 911 della storia, dal 1963 a oggi. È stata l'auto tedesca di serie più veloce del suo tempo ed è il primo modello di serie dotato di spoiler anteriore e posteriore, il quale le è valso il soprannome di «coda d'anatra». L'inizio dello sviluppo della Porsche 911 Carrera RS 2.7 risale a circa 50 anni fa. «La 911 Carrera RS 2.7 era stata concepita come una vettura ad omologazione speciale. Doveva essere un'auto sportiva molto leggera e veloce», ricorda Peter Falk, all'epoca responsabile dei collaudi Porsche di serie. Fu la prima 911 a essere battezzata Carrera, il fiore all'occhiello della gamma Porsche di quegli anni, frutto di un intenso lavoro svolto su elementi quali il peso, l'aerodinamica, il motore e il telaio. Sono stati circa quindici gli ingegneri che hanno sviluppato l'auto a partire dal maggio 1972, ai quali si è aggiunto il personale di produzione. Inizialmente se ne dovevano realizzare cinquecento esemplari al fine di omologarla nel Gruppo 4 Special GT. Ma i primi esemplari previsti andarono a ruba, tanto che ne furono costruite 1.590, a cui se ne aggiunsero 200 in versione alleggerita Sport, 1.308 in versione Touring, più alcune altre decine allestite in modo particolare.

Gli interni erano ridotti all'essenziale, in base alle richieste del cliente e alla data di produzione. Furono eliminati i sedili posteriori, i rivestimenti in moquette, l'orologio, i ganci appendiabiti e i braccioli. Inoltre su richiesta si potevano avere i sedili a guscio, tanto che la Sport pesava solo 960 kg. Il motore flat-six da 2,7 litri a iniezione erogava una potenza di 210 CV permettendo di accelerare da 0 a 100 km/h in 5,8 secondi, facendo della 911 Carrera RS 2.7 la prima vettura di serie a superare la soglia dei sei secondi. La velocità massima superava i 245 km/h grazie anche al lavoro aerodinamico. L'obiettivo era ridurre al minimo la portanza sull'asse anteriore e posteriore alle alte velocità, per garantire una maneggevolezza più neutra. Per la prima volta, gli ingegneri Hermann Burst e Tilman Brodbeck, insieme al designer Rolf Wiener, realizzarono uno spoiler posteriore, collaudandolo nella galleria del vento e sui circuiti di prova. 

Il rialzo della nuova coda d'anatra spingeva la 911 Carrera RS 2.7 più vicina al suolo quando veniva guidata a velocità sostenuta e apportava aria di raffreddamento supplementare al motore posteriore. «Durante i test, abbiamo constatato che con uno spoiler più alto si poteva aumentare la velocità massima grazie alla riduzione della resistenza aerodinamica. Abbiamo quindi continuato ad alzare lo spoiler posteriore di qualche millimetro, finché non abbiamo trovato il punto limite in cui la resistenza aerodinamica tornava ad aumentare», spiega ancora Falk. Parlando infine di cifre, oggi un esemplare ben conservato può superare tranquillamente il milione di euro.

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