Attaccapanni design

2022-06-18 23:01:10 By : Ms. Tina Wang

L’attaccapanni è uno degli elementi di arredo che in passato veniva molto trascurato, passando in secondo piano, ma che col tempo ha acquisito una sua dignità importante. E lo ha fatto in modo da diventare in alcuni casi protagonista indiscusso degli spazi che veste.

Ce ne sono di vari tipi, da terra e da parete, contenitivi, multifunzione, con o senza specchio. Facciamo insieme un rapido excursus di alcuni tra i più apprezzati appendiabiti e vediamo in base a quali parametri scegliere quello che fa al caso nostro.

In primo luogo, per la scelta dell’attaccapanni giusto è necessario avere ben chiaro in mente lo stile della propria casa, perché questo elemento sia si protagonista ma non un pugno nell’occhio. Stile e palette colori, infatti, devono guidare ogni nostra successiva selezione di arredi e complementi. La valutazione si sposta poi sullo spazio a disposizione. Se se ne ha poco ovviamente si opterà per soluzioni ridotte, a parete per lo più, o anche da terra ma multitasking, in modo da ottimizzare lo spazio. In questo caso, ad esempio, si può optare per un mobile attaccapanni, che sia insieme appendiabiti aperto o chiuso, contenitore, svuota tasca, cappelliera, specchio e così via. Riguardo alla scelta aperto/chiuso molto dipende da noi, da come preferiamo organizzare gli abiti da riporre. Di recente mi è capitato di progettare su misura un appendiabiti per un ingresso e delle due soluzioni proposte il cliente ha scelto quello chiuso perché, ha detto, gli attaccapanni aperti gli danno un senso di disordine.

Nel corso del tempo designers e case produttrici si sono sbizzarrite intorno a questo elemento di arredo che è diventato un vero e proprio oggetto di design. Appendiabiti Nymphemburg di ClassiCon Alcuni sono diventati degli oggetti di culto, come l’appendiabiti Nymphemburg, disegnato nel 1908 da Otto Blumel. Si tratta di un classico esempio della corrente Jugendstil, la corrispondente corrente tedesca dell’Art Nouveau. Di questa però non riprende gli aspetti decorativi più arzigogolati, ma ha linee più semplici e minimali. Esso è realizzato in ottone ricoperto di nickel, è alto 1,80 m ed ancora oggi è uno degli articoli di punta dell’azienda ClassiCon.

Oltre a quello già citato ci sono molti attaccapanni da terra meno recenti e più recenti che possono abbellire i nostri ambienti. Tra questi c’è lo spiritoso attaccapanni Cactus di Gufram. Disegnato da Guido Drocco e Franco Mello nel 1972, dei Seventies rappresenta bene il colore e lo spirito. Con questo oggetto di design i due hanno reinterpretato l’immagine statica e rigida dell’attaccapanni, inserendo all’interno degli spazi abitati un elemento outdoor come può essere un cactus. È il paesaggio che entra dentro e gli da’ un’immagine diversa. Appendiabiti di design Cactus di Gufram Dalla sua prima edizione ci sono state nuove reinterpretazioni che hanno assorbito nel corso del tempo i colori e gli stili del momento. Ad esempio, è del 2007 la versione bianca, mentre nel 2010 furono introdotte le versioni rossa e nera. Cactus è diventato così iconico da essere nelle esposizioni permanenti di importanti musei di arte contemporanea, come il MUDE – MUseu do Design e da Moda – di Lisbona, il ADAM – Brussels Design Museum – a Bruxelles appunto e, infine, la Fondazione Beyeler di Basilea.

Altro pezzo forte del design italiano è l’appendiabiti da terra Alta Tensione di Kartell, progettato da Enzo Mari nel 1996. Il progetto, tra le altre cose, è stato anche segnalato per il Compasso d’Oro ADI nel 1998. Alta Tensione, attaccapanni di Kartell Ha una struttura in alluminio e dei terminali costituiti da calotte di diversi colori. Le calotte sono in PMMA colorato verniciato antigraffio. L’altezza di questo appendiabiti è di 1,70 cm per un diametro di soli 40 cm.

Gli attaccapanni da parete sono indicati particolarmente quando si ha poco spazio a disposizione e si vuole sfruttarlo al massimo, ottimizzandolo. Attaccapanni di design Hang it all di Vitra Tra gli appendiabiti da parete di design c’è Hang it all prodotto da Vitra. Fu progettato da Ray Eames nel 1912 ed ancora oggi è tra i più apprezzati. Adatto ad uno stile pop, esso è costituito da sfere di legno colorate montate su ganci metallici. Ha una certa capienza grazie al fatto che i ganci sono ben 14. In occasione del centenario, nel 2012, sono state realizzate delle versioni con colori freschi, il legno naturale e il nero. Attaccapanni da parete Dots di Muuto Altro must have sono i Dots di Muuto, ganci in legno dalla forma di sfere schiacciate di varie dimensioni e colori. Sono un modo molto divertente per animare gli ambienti, mixando diversi colori o donando un carattere più ricercato alla composizione grazie all’abbinamento con Dots Ceramic e Dots Metal. Oltre agli originali ci sono varie imitazioni da vari brand che ci consentono di ottenere un risultato simile ma a costi più contenuti.

Tra quelle proposte ci sono diverse soluzioni adatte a vari ambienti, ma nel seguito ve ne propongo alcune che ho selezionato per un ambiente specifico, grazie alla loro funzionalità e alle loro caratteristiche particolari.

Una soluzione multifunzionale e adatta ad un ingresso elegante è Vista di Natuzzi Spa, progettato da Claudio Bellini. Si tratta di un mobile che contiene insieme guardaroba, appendiabiti a vista, specchio e una comodissima cassettiera per gli oggetti più piccoli. Attaccapanni Vista di Natuzzi Italia La struttura è arricchita con dettagli in massello rifiniti in noce e dettagli in cuoio e metallo spazzolato.

Continuum di Natevo, disegnato da Matteo Nunziati, è un’ottima soluzione di appendiabiti per una camera da letto. Appendiabiti Continuum di Natevo Esso funge sia da specchiera che da servomuto. Inoltre, esistono due varianti. Nella prima ci sono dei cassetti piccoli disposti lateralmente allo specchio, mentre nella seconda ci sono un appendiabiti e una vaschetta svuota tasche. Non finisce qui, perché questo elegante oggetto di arredo contiene anche un LED comandabile anche in remoto. Hang it all di Vitra Se la camera è una cameretta Hang it all o Dots, di cui ho parlato prima, sono la soluzione più adatta per la loro semplicità e vivacità.

In un ufficio è bene posizionare un appendiabiti da terra libero, che possa essere facilmente spostabile data la flessibilità spesso richiesta da questi ambienti. L’ingresso di un ufficio deve comunque fare una buona prima impressione ai clienti che vi entrano. È bene, quindi, per l’immagine dell’azienda che questo spazio sia ben attrezzato anche con mobili di un certo spessore. Sideview di Caccaro Sideview di CACCARO, disegnato da Monica Graffeo, è un mobile per ingresso che da un lato ha l’appendiabiti e dall’altro una madia. Adatto a tutti gli ambienti ma particolarmente in un ufficio, può fungere anche da quinta di separazione tra la reception e un primo spazio di lavoro. La bellezza di questo arredo è data dalle sue linee sinuose e la varietà di finiture in cui può essere disponibile.

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